Etnopsichiatria - Etnopsicoterapia
Agosto 2012
In questo sito, che consideriamo un cantiere aperto, alcune persone che operano nel campo dell’etnopsichiatria e dell’etnopsicoterapia
depositano informazioni e materiali che reputano pertinenti.
Per informazioni e contatti:
E’ aperta una scuola di specializzazione in psicoterapia a orientamento etnopsicoterapeutico
La Scuola Sagara
Agosto 2012
Il Centro Studi Sagara attiva la
Scuola di specializzazione in psicoterapia “Sagara”
a indirizzo psicodinamico e orientamento etnopsicoterapeutico
Per maggiori informazioni sui docenti, i programmi e le attività della scuola,
consultare il sito ufficiale www.centrosagara.it
Per informazioni e contatti:
info@centrosagara.it
Fax 0587-960900
Cell: 349.4504186
Scarica il dépliant della scuola
Per saperne di più sull’impostazione e i riferimenti della scuola, scarica:
Etnopsichiatria:
elementi per un percorso formativo per etnopsicoterapeuti
di Piero Coppo e Lelia Pisani.
Sagara?
Sagara Kasselem è stato uno dei più rinomati terapeuti tradizionali dogon in Mali.
“Quando a Sagara Kasselem portavano qualcuno colpito da follia perché lo curasse, per prima cosa ne osservava in silenzio l’aspetto, le espressioni, i segni sul corpo; in particolare la luce degli occhi, e le reazioni a questa specie di esame a distanza. Se lo riteneva necessario, lo toccava appena, a volte per sentire l’odore della sua pelle. Vedeva e coglieva cose che gli altri non potevano conoscere: in particolare ciò che c’era attorno alla sua testa, sede dell’intelligenza che sa fare ordine nel mondo; o attorno al suo kindé, nucleo della persona che sta tra petto e addome, fatto di cuore, polmoni e fegato: luogo del coraggio, dell’affetto, della tenacia e dell’onore. Faceva giusto una o due domande sul villaggio di provenienza o sulla sua malattia, tanto per sapere se la sua parola era ingarbugliata o se suonava giusto: la lingua è un altro
luogo dove risiede la qualità dell’umano. Poi si ritirava vicino al piccolo tempio che conteneva i suoi oggetti sacri, e tra questi gli strumenti necessari alla divinazione e alla cura. Prendeva una piccola ciotola dove, immerse nell’acqua benedetta, stavano le conchiglie e le lanciava ripetutamente a terra: col dito segnava congiunzioni, sovrapposizioni, separazioni, mormorando tra sé e sé. Alla fine, diceva a chi aveva portato il malato se poteva o meno curarlo; se poteva farlo, poneva le sue condizioni (per esempio, se il malato era grave,
che la famiglia restasse con lui per tutta la durata della cura) e chiedeva ciò che serviva per il sacrificio di apertura del percorso (in genere un pulcino e un gallo).
Fatto il contratto terapeutico, iniziava il suo lavoro, ospitando a volte il malato e l’accompagnante nella sua casa. La cura poteva durare anche mesi”.
(da Coppo, 2012, La ragione degli altri, in stampa)
Links utili
www.centrosagara.it E' il sito di un gruppo di operatori attivi nel campo della salute mentale in contesti multiculturali che si riconoscono, con i necessari aggiornamenti, sia nella tradizione italiana (da Ernesto de Martino e Michele Risso al movimento della psichiatria antistituzionale e di comunità: da Franco Basaglia a Sergio Piro) sia in quella francese (Georges Devereux, Tobie Nathan, Marie-Rose Moro). La loro intenzione è costruire un luogo comune di informazione e collegamento.
www.oriss.org ORISS, l’Organizzazione Interdisciplinare Sviluppo e Salute, è una Onlus che si è occupata anche di etnopsichiatria e dei rapporti con i saperi e le pratiche altre fin dalla sua fondazione, nel 1990. Ha pubblicato una rivista (i Fogli di ORISS) dove sono stati depositati molti dei contributi italiani e internazionali fondamentali per la disciplina. E’ tuttora impegnata in attività di formazione, informazione, ricerca e cooperazione internazionale.
www.laboratorioMAPPE.org Si tratta di un Laboratorio collegato a ORISS che sta lavorando, già da alcuni anni, sui fondamenti delle discipline, della multidisciplinarietà, del pensiero e della storia dell’Occidente. Un prossimo ciclo prevede l’approfondimento di alcuni studi etnografici su altri modi di esserci nel mondo. Alla fine del 2012 verrà pubblicato il primo volume degli atti dei seminari condotti nel 2010 e 2011.
www.mamreonlus.org La Onlus Mamre si dedica da anni all’aiuto psicologico alle famiglie immigrate, ai migranti e ai richiedenti asilo. Svolge azioni di sensibilizzazione, informazione e formazione al dialogo interculturale nelle scuole e organizza eventi culturali. La sede centrale è a Torino.
www.ethnopsychiatrie.net E’ il sito del Centre Devereux di Parigi, che è stato diretto per anni da Tobie Nathan. Vi si trovano notizie diverse, annunci dei percorsi di formazione organizzati a Parigi, un ricco archivio di pubblicazioni recenti e meno recenti.
geza.roheim.pagesperso-orange.fr/html/iatrica.htm E’ il sito dell’Associazione Geza Roheim, diretta da Patrick Fermi. Vi si possono trovare citazioni e testi di G. Devereux
tobienathan.wordpress.com/Blog di Tobie Nothan. Vi si trova una miniera di informazioni aggiornate su interviste, libri, conferenze, pensieri di Tobie Nathan relativi alle sue attività di etnopsichiatra e di operatore culturale.
Citazioni
«Sogno una psicoterapia compatibile con il mondo come sta andando: un mondo aperto, poliglotta, politeista, cosmopolita, ricco di cose e di esseri che non intendono scomparire.
Sogno una psicoterapia che sia in grado di integrare le famiglie, gli esperti, che provengano da discipline ‘psi’ o da altre discipline, le divinità – in particolare quelle degli altri – gli invisibili, gli oggetti terapeutici.
Sogno una psicoterapia che accetti di trasformare realmente lo spazio della consultazione in un luogo di dibattito contraddittorio, come lo è la scena pubblica.
Sogno una psicoterapia che, pur ammettendo la modernità nella sua complessità, non abbia dimenticato le lezioni della storia, che si ricordi delle comunità di un tempo dove l’efficacia era valutata dagli utenti…
Sogno una psicoterapia che non sia più paralizzata davanti alla psicoanalisi, che accetterebbe di pensare a delle parole scomparse: ‘dimenticare’, per esempio…., che saprebbe descrivere la sua azione in termini
di ‘concertazione’, di ‘negoziazione’ e di ‘diplomazia’… una psicoterapia, infine, che non faccia più finta di ignorare che
è terapeutica, proprio perché è sociale, proprio perché è politica».
(Da La guerre des Psy. Manifeste pour une psychothérapie démocratique. A cura di Tobie Nathan. Paris, Le Seuil, 2006.
«Abbiamo bisogno soprattutto di un sistema di psicoterapia che non si fondi sul contenuto di una cultura particolare [...] ma sulla percezione corretta della natura
della cultura come tale: su di una comprensione delle categorie culturali. Questo è lo scopo che personalmente mi sono prefisso e a cui mi sono consacrato
quasi esclusivamente da parecchi anni».
(George Devereux, 1952)
«Di fatto, l’etnopsichiatria mi sembra oggi la sola psicoterapia compatibile con un mondo aperto, poliglotta, politeista per sua natura, cosmopolita, ricco di esseri
(visibili e invisibili) e di cose che non intendono scomparire».
(Tobie Nathan, 2009)
Bibliografia
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Mc Mahan True M., Pisani L., Oumar F., «Infant Mother Attachment among the Dogon of Mali», Child development, vol 72, 1451-1466. Settembre 2001.
Video (chi fosse interessato può richiederli a info.oriss.org)
L. Pisani, P. Coppo: Juru, possessione bwa, (DVD 59 min.) Produzione ORISS, Lari 2009.
Coppo P., Pisani L., Hoolle Hoore, Produzione ORISS, Lari, 2001.
Luconi M., L. Pisani, Viaggio in Mali: alle radici della medicina tradizionale, Produzione Insekt, Massimo Luconi, Le vie dei canti, 2000
Pisani L., Enfants dogon, (VHS 42 min.), Produzione Istituto di psicologia del CNR, Roma, Realizzazione Etabeta, Roma 1983.
Pisani L., La tente de Rahamatou, (VSS 15 min.) Produzione Istituto di Psicologia del CNR Roma, Realizzazione Etabeta Roma 1985.